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sexta-feira, 17 de setembro de 2010

Londra: volevano uccidere il Papa, arrestati cinque algerini dalla squadra antiterrorismo di Scotland Yard. Le misure di sicurezza non cambiano ma l'allerta resta massima

Cinque sospetti fondamentalisti islamici sono stati arrestati a Londra, sospettati di aver orchestrato un complotto per uccidere il Papa durante la sua visita in Gran Bretagna. Gli uomini sono stati ammanettati durante irruzioni in uffici e abitazioni nel centro della capitale, grazie a una ‘soffiata’ arrivata dall'intelligence. I cinque - rispettivamente di 26, 27, 36, 40 e 50 anni - sono stati bloccati dagli agenti del Reparto antiterrorismo di Scotland Yard per sospetta commissione, preparazione o istigazione di atti di terrorismo. Sarebbero tutti arabi di varie nazionalità, alcuni sicuramente algerini. Sono stati portati in una stazione di polizia del centro di Londra, dove sono in corso interrogatori degli inquirenti.

Sono subito scattate perquisizioni in base al ‘Terrorism Act 2000’ in uffici e abitazioni residenziali, nella zona nord ed est di Londra. I cinque arrestati sono tutti dipendenti di ‘Veolia Environmental Services’, una ditta privata che ha un contratto per la pulizia delle strade con il Westminster City Council. La società vincitrice dell'appalto ha un personale di 650 dipendenti per mantenere le strade pulite e rimuovere la spazzatura. Sono stati arrestati al deposito di Chiltern Street mentre si apprestavano a iniziare il turno di lavoro. Fonti hanno indicato che dalle prime perquisizioni non è emerso alcun materiale per l'assemblaggio di bombe od oggetti pericolosi. Gli arresti, ha spiegato un portavoce della Polizia metropolitana, sono scattati dopo l'arrivo di "informazioni". Ha aggiunto che "a seguito delle iniziali richieste degli inquirenti, è stata presa la decisione di arrestare i cinque".

Le disposizioni di sicurezza di Benedetto XVI sono state riesaminate a seguito degli arresti e Scotland Yard ha indicato che non saranno modificate. "Siamo soddisfatti che il nostro attuale piano di controllo resti appropriato. L'itinerario non è stato modificato". Il livello di allerta terrorismo nel Paese non ha subito modifiche ed è rimasto "grave", il che significa che un attentato terroristico è ritenuto altamente probabile. Il Papa porta avanti i suoi impegni e gli sviluppi dell'indagine non hanno avuto alcuna ripercussione su di lui. Benedetto XVI è stato informato degli arresti, ha spiegato il portavoce della Sala Stampa della Santa Sede.

Padre Federico Lombardi ha evidenziato con i giornalisti che non è stato ravvisato alcun bisogno di "modificare qualcosa sul programma del Papa e sulla sicurezza per il suo viaggio". Ha aggiunto che "il Papa è calmo e sereno e andiamo avanti con la sua missione con coraggio e gioia. Abbiamo totale fiducia nel lavoro della polizia e di Scotland Yard". E' stato predisposto un dispositivo di sicurezza multimilionario per proteggere il Pontefice durante il suo viaggio in Scozia, a Londra e nelle West Midlands, con migliaia di agenti coinvolti. A scortarlo ci sono inoltre componenti della Guardia svizzera. Benedetto XVI viaggia spesso nella "papamobile", protetta con vetri antiproiettili. Il Vaticano mandò in pensione l'auto scappottata nel 1981, dopo l'attentato contro Giovanni Paolo compiuto da Ali Agcà.

Fonte: Petrus

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